Andare per ritornare

Il lungo viaggio verso la crescita

"A casa si torna, a scuola si va". In un lungo editoriale Alessandro D’Avenia* (vedi nota a piè di pagina), sul Corriere della Sera dell'11 novembre 2024 esordisce così, riflettendo sul lungo e faticoso cammino di crescita, che è poi il viaggio della vita.

Il titolo dell'articolo è, non a caso, "Passi da lumaca”.

La vita è un’Odissea perché, come nel poema omerico, è, in fondo, un lungo ritorno a casa, dove chi ti ama ti riconosce mentre il mondo ti crede nessuno.

La casa e la scuola sono i due poli, i punti cardinali del viaggio: a casa si torna, a scuola si va.

Tornare a casa e andare a scuola non sono solo movimenti fisici: rappresentano il senso profondo di ciò che ci definisce come esseri umani.

Casa è il luogo dell’appartenenza, dove ci sentiamo accolti e voluti, senza dover dimostrare nulla. Scuola, invece, è il luogo della scoperta, dove incontriamo il mondo e impariamo a conoscerlo.

Ma cosa succede quando casa non c’è più? Quando il viaggio verso la crescita si interrompe per mancanza di risorse, di supporto o di speranza? È qui che Cadash entra in gioco, trasformando questi luoghi simbolici in realtà tangibili per chi ne ha più bisogno.

Il nostro impegno: ricostruire Case, creare Scuole

Case con la C maiuscola, scuole con la S maiuscola. Naturalmente Cadash non è diventata, improvvisamente un'impresa edile.  Ecco perché utilizziamo il termine casa con la C maiuscola. Non facciamo riferimento solo all'edificio fisico; intendiamo, piuttosto, evocare, come nell'articolo del Corriere, il concetto di Casa come luogo del cuore, come fonte di libertà, di sicurezza, di ricordi, di emozione.

Cadash si pone come una guida nel restituire alle persone ciò che spesso viene loro negato: una casa, una comunità, un futuro. Nel progetto “Il volo di Icaro”, ad esempio, si riassume tutto questo. Non si tratta solo di offrire un tetto o una borsa di studio, ma di costruire spazi di appartenenza e di crescita:

  • Casa: restituire dignità a chi vive in strada, offrendo non solo un’abitazione, ma un luogo in cui sentirsi al sicuro e ricominciare.

  • Scuola: promuovere studio e lavoro per chi si trova ai margini, creando ambienti in cui poter crescere e scoprire il proprio potenziale.

  • Ambiente: educare i giovani al rispetto di ciò che li circonda, facendo della tutela ambientale un valore condiviso. A breve approfondiremo questo concetto, perché la cura e la tutela dell’ambiente è uno dei temi che ci proponiamo di sviluppare maggiormente, nell’immediato futuro.

  • Relazioni: accompagnare i giovani e le persone in difficoltà attraverso esperienze che rafforzano autonomia e fiducia in sé stessi.

Il Mondo è la nostra casa

Il Mondo stesso è una Casa. La prima casa che condividiamo con gli altri, un luogo che ci accoglie e ci sostiene, ma che spesso trattiamo con disattenzione.

Come possiamo sentirci veramente a casa se trascuriamo ciò che ci circonda? Prendersi cura dell’ambiente significa coltivare un senso profondo di appartenenza e responsabilità. È nei luoghi che abitiamo – una piazza pulita, un giardino curato, una città rispettata – che impariamo a sentirci parte di una comunità. Cadash si impegna a ricostruire questo legame tra persone e ambiente, educando giovani e adulti a riscoprire il valore della cura, perché solo in un mondo rispettato possiamo crescere davvero.

Dove torniamo e dove andiamo noi, oggi?

L’impegno di Cadash è un richiamo al senso più autentico dell’esistenza: un richiamo costante al senso del crescere, per diventare e, infine, per esistere: per essere.

Ogni intervento, dal sostegno all’autonomia al dialogo con gruppi giovanili, incarna il movimento tra "casa" e "scuola". Tornare a casa significa ritrovare la propria dignità; andare a scuola significa scoprire chi possiamo diventare.

Possiamo, come comunità, tornare e andare insieme?

È una domanda che interroga tutti noi, adulti e giovani, chiamandoci a condividere responsabilità e speranze. Il lavoro di Cadash ci ricorda che non si tratta solo di offrire risorse, ma di creare significati, di costruire ponti tra appartenenza e crescita.

Ogni casa è costruita e formata con tanti piccoli pezzi

Unisciti a noi, per costruire, insieme, pezzo dopo pezzo, una casa per tutti, adatta ad ognuno, perfetta per ognuno. Perché ognuno di noi è unico.

Il mondo può diventare una casa accogliente solo con il contributo di tutti.

Sostenere l’operato di Cadash significa offrire speranza, dignità e futuro a chi vive momenti di difficoltà.

Puoi fare la differenza in molti modi: con una donazione, sponsorizzando i nostri progetti o candidandoti come volontario per accompagnarci in questo viaggio.

Ogni gesto, piccolo o grande, aiuta a costruire quella Casa dove ogni persona possa sentirsi accolta e voluta.

Visita il nostro sito e scopri come contribuire. Insieme, possiamo fare la differenza.



*Alessandro D’Avenia (Palermo, 1977) è uno scrittore, insegnante e sceneggiatore italiano, noto per il suo stile narrativo profondo e accessibile. Laureato in Lettere Classiche alla Sapienza di Roma e con un dottorato in Letteratura Greca, ha esordito nel 2010 con il romanzo di successo Bianca come il latte, rossa come il sangue, tradotto in oltre venti Paesi e adattato per il cinema, nel 2013, per la regia di Giacomo Campiotti.

Altre, tra le sue opere più apprezzate, sono Ciò che inferno non è, dedicato alla figura di don Pino Puglisi, e L’arte di essere fragili, in cui dialoga idealmente con Giacomo Leopardi.

Docente al liceo, D’Avenia esplora nei suoi scritti temi come la crescita personale, la fragilità umana e la bellezza della vita, intrecciando riflessioni filosofiche e narrazione emozionale


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Intervista a Paolo Carini, volontario Cadash